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tracce preziose

ce ne sono ovunque , se solo le cerco

e so come e dove

ma sono sbiadite, senza vita

come echi di battiti di un cuore color sordo

ma vivo…

se solo ti voltassi…

io sono qua

 

però ascoltavo tricarico prima, mannaggia sì mi piace sai. domani l’ascolto sul bus. il primo mi piace di più, però il secondo pure che carino cavolo, quella delle formiche!

e insomma ora non so dirti niente di preciso sai. tu non fare casotti!”

 

 

 

dell’ evanescenza color notte

pensai di avvicinarmi da dietro e fermandomi a pochi centimetri dal suo orecchio destro…

-sei bellissima..

– non voltarti.

– ora… dovresti essere stupida

– altrimenti dovremmo parlare di meraviglia

–  oppure rispolverare vecchi proverbi d’occasione

– ma quel tuo profumo..

 

ti lascio un bacio qua , dove non lo troverai mai ne saprai che esiste

io si

 

di cosa

ennesimo post di rianimazione e un tenere in vita

o un tenere in vita

o chissà che non muore come parole al vento

che poi chissà se si perdono davvero

o viaggiano ancora

 

di un libro

già, un libro

uno coi fogli appena stampati

che odora di inchiostro chimico

col rumore lento e sordo dello sfogliarlo

con dentro l illusione di tante vite

con dentro questo , tutto il bel resto sparso

prima che la ram decida di azzerare pensieri e parole

 

illogicamente

 

piacevolmente

illogico è  tornato per un attimo , fosse uno spalmato su una giornata semilavorativa

ha detto di se, in prima persona, ad una seconda persona , vicina per l’attimo del web

ha detto senza pensarci , senza ripensarci di se e di silvia

chè nessuno sa

nessuno deve sapere e i verbi al presente o poco passato la tengono ancora su

 

Il nuovo logico pensiero

Non c ”è nulla da dire e spero non sia per sempre 

i per sempre durano spesso meno di una vita

sono il contrario ad alimentarne l’enfasi

Oggi illogico è un altro

uno più attento a se , alla vita che spesso da colpi di coda per lasciarlo

per fuggire via

pensando che ci sia un al di là senza aver vissuto appieno un al di qua

senza sapere quant ‘è appieno ne quando basta.

 

post post

non è un post, ma piuttosto un modo per tener acceso qua

qua che è un altroquando solo di nome,

di fatto è un archivio

che un giorno troverò incendiato

cenere

sparito

cosi pare accada

2 + 2 fa sempre 4?

a che serve un blog? ne dicono ovunque blog blog, bla bla, cazzi ,mazzi e vaffanculo
e nessuno ne capisce niente, io scrivo per, poi si scrive per ,e per e per
tutte le cose che si scrivono,sfoghi ,cazzate, apparire , ho ho si ,anche
un blog è scrivere un post e metterlo giù cosi ,dopo una mail che solo il mittente accende e/o riaccende.
e un blog è dire e dirsi,e fottersene di chi passa, e inviare., e poi togliere tagliare, e pensarsi stupido per averlo fatto ,pensato ,pubblicato, perchè ti conoscono e sanno che non bluffi.
e ti dici amen.che fa. comincia a pesare si si .e ho sonno e oggi è una giornata lunga e le cose e le persone si avvicendano lasciando ombre fastidiose,e altre belle luci,per fortuna. Oblomov che torna fuori o un poco fuori ,Meursault è in carcere ora e non mi aiuta, ma non aiuta neanche se stesso,pare..
quando ci sono stato io ci ho provato ad aiutarmi ,ma non è servito, mi sa che non serve davvero.
e non è mai giusto ,no no non lo è quasi mai e sempre adattarsi e sempre dire ok, che mi sta pure sulla palle ok, è che rende ,tutto qua.
cos’è un blog, poi, chi passa lo sa cos’è?
ora io parlo con qualcuno ,si vede, ecco, ecco ecco, io non so cos’è un blog,ma di certo non volevo parlare con la gente cosi,ne voglio le carezze, mi spiace , le mani delle persone hanno spesso troppe cicatrici,e graffiano carezzando, ora invece, lo faccio dico e chiedo cos’è un blog?
e quindi questo è un blog, e io non so se voglio un blog, o un cesso per vomitare, dove entro leggo,mi leggo e mi dico , cazzo ,mentre tutto batte e niente genera!

ore 02 di un dicembre di un duemilasette che in fondo in fondo non m’ha ucciso.

l’essenzialità delle domande

è buffo come ricordi un abbraccio non dato e scordi un bacio appassionato.
sono buffe certe regole non dettate ma attuate per consuetudine o per pigrizia di cercare nuove soluzioni
è buffo dire di se ,usando verbi all’infinito,cosi come spesso faccio io stesso per poter dire un giorno:” in generale”
è sempre cosa di coraggio
chiedere un bacio ,come un aiuto
l’orgoglio fa i danni certe volte,e per le poche che ci s’azzecca vale sempre la pena?
anche questo è un interrogativo fittizio,li uso spesso perchè le domande cominciano a diventare retorica perdendo il loro vero significato essendo coperte da un sottilissimo ,ma efficace velo di rassegnazione ed esperienza.
mi disse Effimera Follia
” ho studiato filosofia per trovare le risposte alle mie domande e invece non ha fatto che aumentarmele”.
e io ci ho creduto sempre a questa cosa, ogni volta che una domanda è morta soffocata ripensavo all’inutilità di certe ricerche,volgendo l’attenzione al bello in se ,senza chiedermi perchè e se si può.
perchè durante il tempo di quella domanda un sole riesce anche a tramontare,e io detesto i tramonti,specie l’ultimo.
ecco, sempre potere/volere
si può?
si direbbe impossibile altrimenti, è la misura dei battiti che traina.