e c’era la canzone delle domande consuete di guccini intorno 26.05.2008

E resti ,cosi , che non capisci appieno ,ma non cerchi di capire
Il tempo è prezioso e quello vicino alla morte platino
Le cose ,cosi ,succedono ,accadono, e raccontarle è viverle
Come nasconderle per dargli luce e respiri
E un’eco di una canzone cambia le direzioni
cambia i cambiamenti e sistema le cose in un ordine che nessuno ti insegna
un ordine che non ha regole,meccanismi a cui obbedisci con un sottile piacere
che confonde per la sua scaltrezza senza aver studiato ne appreso
in un solo attimo,una parola, un singolo suono
l’attimo che regge un titolo dura un tempo indefinito 
che sotto ci puoi seppellire tutte le asce , i buoni e cattivi propositi 
e seduto ,con le braccia stanche ,ammirare ,senza aver pagato ,lo spettacolo di:
” un paradiso costruito sulle macerie di un inferno”
portando addosso senza fatica il carico di quell’estasi 
e senza far pesare ne pensare ,se e cosa e a chi e perchè certe cose accadono.

perchè: “mi chiederò perchè quando non potrò fare altro”

e c’era la canzone delle domande consuete di guccini intorno 26.05.2008ultima modifica: 2009-10-10T11:29:20+02:00da ilpiccolobluff
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