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di un giorno

sono a casa,e tutto è rimasto fuori
fuori da qua,li , in posti di cui l’odore è sgradevole,il resto peggio.
ho sentito gente dire cose che penetravano il più duro degli animi
ho visto risa su volti rilassati che parlavano di reati come del costo delle cicorie
ho subìto conclusioni affrettate e feroci alle quali seguirà una difesa
e tutto gratis
è successo un qualcosa di brutto si,ma mai in ginocchio
un po di incoscienza e speranza affettata mi hanno aiutato a guardare in faccia la gente confusa
la razionalità mi avrebbe devastato.
nei momenti piu bui io ero oltre
oltre ogni soluzione immediata del problema
nello stesso istante del disagio un progetto per domani.
vorrei solo ridere un po del vestito stretto che indossavo…

23/01/06

di quando ti dicono buongiorno e scopri a sera una giornata cosi… 5/10/2005

si voleva fare di un giorno un’imbecillita estrema?
gran successo!!!
dei draghi e dela loro ferocia
le priorità imbecilli
diverse e spietate
e del sangue sempre meno
stilettate al cuore pompante
delle botte cosi forti
che vien da chiedersi se regge
fino a sera
e del coraggio che non conosce limiti
e com’anche della paura
e dei tatuaggi su carne stanca
e dell’altrui vittimismo
e della ferocia
e della stupidaggine dell’ignota destinazione
e delle anime tragiche
e progetti di pazzi comandanti
e di quella giustizia che si evolve con lenta risoluzione
e dell’impotenza di un numero
e della sua ignobile vita
e degli inetti e della loro codardia
e dell’uomo che combatte a fianco di serpi
e della vittoria sognata in oroscopi da pochi centesimi
fanculo va!

5/10/2005

di un sogno

un’estate a cavallo di un asino d’argento
bussa a porte dove l’inverno ha ghiacciato corpi e animi
una musica sorda ad offuscare
orecchie otturate da cerume d’odio
e per vestito un cuore aperto
un camice bianco con gradi SS
in ginocchio a cercare calzini nuovi
uno sputo addosso ad un altro camice
che punta la pistola alla testa
previsto…
freddo acciaio su cute umida
un dolore lancinante della durata di un attimo
e in fondo alla corsa del proiettile
come uno staccarsi di filo
snnapp!
e il buio..
che prevedibile la morte, cosi stupida,
…cosi scontata
intanto l’asino fa una piroletta e va via
verso un altro uscio
con il suo estate da morire sul groppo
che non scenderà se non cadavere
quando un altro inverno
sarà stanco di dormire.

6/6/2005

di natale

Esco da casa, era tardi e avevo fretta,
arrivo ad un incrocio, e la m’ accorgo che non ho carburante a sufficienza.
e siamo a natale , e siamo tutti più bravi etc etc etc-.
a destra un distributore che fa sconti ma è fuori mano
a sinistra uno che non ne fa ma è di strada.
scelgo a sinistra, sperando che sia la scelta giusta, tra le due mi sembra quella che sarà meno dannosa,se non più vantaggiosa.
Però il titolare è odiosissimo, e io so anche perchè, lui ha il dubbio …e nel dubbio mi tratta con il minimo della sufficienza e della cortesia.
Io sorrido sapendo quello che vorrebbe tanto sapere e che non gli dirò mai!
insomma decido che vado da lui, sempre perchè è natale, siamo più bravi,etc etc etc
arrivo la , lo vedo e mi vede, e di spalle mi risponde che il gasolio c’è ma solo self service.
dico ok, ciao ciao, che non è come dire ciao, o come dire contento contento.

solo che devo fare 20 km in riserva riserva, e se non sai quanto puoi azzardare sai per certo che le macchine senza benzina si fermano.
però vado lo stesso, vuoi mettere l’orgoglio?
e mentre sono per strada mi dico…
ma era natale solo per me o/e per il resto del mondo tranne che per un benzinaio coi dubbi?
,,, o magari è un giorno quasiasi e tutto va come deve andare?
o è ,come dice noalys, non esistono le scelte giuste ma solo le scelte?
oppure davvero ha ragione andreotti quando dice che a pensar male della gente si fa peccato ,ma spesso ci s’azzecca?
insomma una parolaccia a chilometro,..
e siamo a natale , e siamo tutti più bravi etc etc etc-.
arrivo alla stazione successiva( de andrè) e trovo.. una benzinaia,come dire che metà giustizia c’è.
carina, gentilissima, con gli auguri sotto braccio
e venti euro di gasolio.

ancora di destra e sinistra

di poco fa al citofono

-“alla fattoria dell ‘australia
hanno sbagliato
mi hanno dato per un angelo e per un diavolo

-mi hanno fatto il paradiso del padre
-tu non sei un angelo?
mi hanno fatto la medicina miracolosa
nel caffè da gregorio hanno caricato la medicina
-che me le consegni le cose mie?
oggi pomeriggio alle cinque?
li state acchiappando tutti?
mi hanno dato per un angelo e per un diavolo
controllate la medicina
consegnatemi le cose mie
almeno la carta del banco e il tesserino.”.

e questo è quel tipo di persona che in ogni paese
salva la faccia dei veri imbecilli.

di un buon viaggio

Già, buon viaggio,
è quel che resta di tutto alla fine
e se dal cuore ,quel viaggio sarà davvero buono
un viaggio che si va più spediti verso un’ignota destinazione
di cui conosci solo la direzione e non la distanza
nessuna teoria , nè prestampati,
con tutte le tue cianfrusaglie al seguito
perdendo tutto si, tranne se stessi
e va davvero via,
a cercare cose che, in realtà non conosce
magari la libertà del giorno dopo
o i non pensieri dell’attimo dopo
e nessun senso di colpa ,per niente
perchè ci si aspetta di essere capiti
non da tutti ,ma da almeno uno su 20
tutto questo muoversi
è quello che da respiro
quello che farà ancora scrivere appunti di viaggio e di vita
su un foglio o in un ricordo
certe persone, come te ,lo fanno ancora e ancora e ancora…
e restano vive
e per se stessi vale sempre la pena
e del nostro resto del mondo conserveremo sempre un sorriso
fino a quello nuovo ,e dopo ancora
tutte le tue parole sei tu
tutte quelle che hai scritto sei tu
e non esistono parole inutili
esistono parole sorde o mute o urlanti
esistono le parole di vento
perchè scritti e detti da chi muto non sarà mai
come quel vento di scirocco che qua soffia spesso
che porterà e si porterà
i ricordi incatenati uno dietro l’altro come la coda di un aquilone.

quello che toglie fiato e ragione dal tavolo delle trattative

Non è significativo un barlume di ricordo per una persona
ne il suo passaggio irruento nell’atrio fantastico del mio albergo
di quinta categoria
coi topi a tirar su il numero dei clienti non paganti
che sono poi la totalità
perchè guardare di spalle la gente distoglie lo sguardo dal bello intorno
gente che, vestita del peccato di quel tempo perduto
s’atteggia goffamente a vita vissuta
ignorando con stupidità la coda dello struzzo
che gli posso attaccare con gli spilli della pena
lo è , scegliere con cura queste stesse parole.
25.04.2008

tutto il bianco di una notte ( prima parte)

Era l’autostrada del sole,e il sole era di fronte basso, e c’erano i doors sotto che urlavano Break on Through a palla.
Dividevamo i chilometri come la birra in lattina sul cruscotto
sorretta una all’altra dai cerchi di plastica della confezione da sei.
Era un sabato da leoni quello.
Arriviamo a macerata per cercare e uscire con due ragazze,
Cinzia e Paola che Piero aveva conosciuto mesi prima.
Gli accontarono di una gara di pompini, una vera ,mica un racconto da bar
a detta dalle stesse protagoniste, indimenticabile.
Lui credette,come me ,a tutto, specie alla straordinarietà dell’ evento oltre che all’inusuale avventura che stavamo per vivere. .
Cosi per altro e non per magia spunta un week end a seicento chilometri di distanza,da dove lavoravamo, chilometri coperti tra racconti più o meno sul medesimo sfondo color testosterone.
La ,Piero ,oltre Cinzia e Paola conosceva Luigi, e Francesco, due rispettabili impiegati
uno al tribunale e l’altro in uno studio commercialista che, per arrotondare ,si prostituivano nei pressi dell’ospedale del paese.
Conosciuti in giro per entrambi gli incarichi e salutati,seppur con diversi approcci ,dalla stessa gente con cui facevano affari.
Un cruccio che Luigi mi confidò sorridendo ,ma che più di un cruccio non era ,
comprendendo la difficoltà delle persone con cui si intratteneva nei parcheggi, a salutarlo con la stessa enfasi incrociandosi nel bar del centro di quel paese.
Luigi era femmina dentro,diceva che i suoi stessi sogni erano al femminile,che era ,quel che sentii poi più volte da diverse persone , una donna in un corpo da uomo.
Nel breve tratto di quel sabato mattina passato in auto con Luigi e Francesco sentii una mano insinuarsi nei pantaloni, e Luigi ,con una meraviglia da film porno di seconda categoria:” hooo, hooo, hooo”,, che non saprei spiegare in realtà,perché non credo avesse trovato un tesoro nascosto,ne una bellezza speciale dell’articolo .
Ovviamente, emancipato più per circostanza che per altro non diedi peso alla cosa, mi dissi che non avrebbe pregiudicato nulla ,men che meno la mia sessualità mai messa in discussione fino a quel momento,e che comunque non sarei stato mai tra quelli che abbandonano una lotta essendo poi uno dei principali fautori
della stessa.

24.04.2008

della grandezza

è un brivido per ogni sguardo
è il coraggio dell’incoscienza
è la bellezza senza l’ombra fastidiosa dell’insolenza
è dolce nei modi ,delicato e premuroso senza sapere
è un futuro luminoso e denso di buono scontato

è lo specchio della parte più pulita dell’anima
è la genuina risposta alle domande degli adulti
è spesso quella sbagliata
è meno spesso l’altra
è quello che fa un desiderio quando intorno perde aria

è il dolce sapore del salato degli occhi
è quel bacio che sa di cuore
è l’amore che si perde nella conta perchè non si conta
è quello che sarai ,o che sarai stato
è più bello del nuovo e del sognato.
23.04.2008

latitudine 416

è da un po che mi chiedo perchè le cose accadono,
sarebbe troppo bello scoprire il meccanismo
le modalità le cause e la ragione delle cose
le cose che si muovono che dipendono da altre cose
spesso da altre persone,eventi misti e variabili
che decidono per un verso o un altro secondo leggi oscure
legate,soggette,sorrette ad umori,desideri, lealtà
e tutto,troppo deve coincidere affinchè qualcosa diventi legge inoppugnabile
e tanto spesso e troppo spesso manca un pezzo
uno che fa scivolare su un sentiero sconnesso
un sentiero ai lati di una statale sicura e ferma
e non è sempre piacevole, è nuovo, è coraggio è arduo
allora si cerca nella fede, nella storia e nella fortuna
e non si trovano i fedeli riscontri , manca la giusta latitudine
una latitudine che non si ripete mai
con sopra una labile attitudine,a sperar tanto
come una retta per un punto ,uno solo
le altre scimmiottano comodamente una soluzione
che s’aggiusti col tempo, con l’abitudine,con la rassegnazione
che giustizia è una parola difficile
legata,soggetta,sorretta ad umori ,desideri,lealtà.

scenetta cafona

in tribunale, vuoi o non vuoi ci girano avvocati,pm,e giudici e per forza no?
e ogni tanto ci so pure io, che faccio quello buono:
insomma e incrocio e stoppo un avvocato ,del team dei cari cari, e gli dico :
” ciao avvocà,mi serve una buona notizia”
e lui,” tranquillo” dopo lo spavento :

” andiamo con due sentenze di assoluzione, se la devono inventare di sana pianta una presa di posizione ostica,”
o austica,non ricordo come m’ ha detto.
solo che m ‘è parsa na cosa bona.
e io “ok, avvocà, ciao.”.

21.04.2008