il corso naturale delle cose 18.05.2008

Una domenica che poteva cominciare in mille modi ,tutti più o meno prevedibili e come per magia mi ritrovo in un fiume di parole che non poteva che trasportarmi, tronco inerte ,verso un mare ancora più impetuoso e affascinante.

Ricordo la prima definizione dei rapporti virtuali, la prima con cui mi confrontai quando iniziai questo nuovo sentiero elettrico ,e la “maschera” era il prologo ,il corpo e l’epilogo di ogni identità che si dicesse tale.

Sono convinto da tempo ormai che questo mondo, fatto di corrente e luce è, semplicemente ,un’altra possibilità, un altra vita con un solo tempo a disposizione,dove ci ho messo, timidamente, qualche volta, superbamente qualche altra, e discutibilmente un’altra volta ancora ,del mio, del personalissimo io,ma che alla fine mostra per le linee più rilevanti una personalità ,magari cangiante,magari confusa,magari piacevole,ma sempre reale.

Esiste l’indole che predomina su ogni preconcetto, o forma mentis ,che fa dell ‘individuo un individuo.

La stessa che si presenta quando stai zitto,o quando parli ,quella che fa le tue veci quando vuoi e quando non vuoi,che fa della volontà ,un ridicolo zerbino con sopra scritto “eufemismo” .

Le persone ,nella complessità che possono dimostrare ,restano la prima risorsa vitale di ogni esistenza e nessuno può fare della solitudine un bel racconto perché sarebbe una favola /menzogna da raccontare coi sorrisi a denti stretti,una delle peggiori a cui nessuno ,men che meno un bambino potrebbe credere.

Nel post precedente c’ era questo :”… oppure nei mondi di parole e pensieri che si mostrano aldiquà con la purezza di chi va in giro nudo facendo dei vestiti una pessima abitudine.” 

Perché non ci sono vestiti che tengano qua, e da tempo,e ormai , non ci provo più a travestirmi da pagliaccio perché anche il naso finto rosso cadrebbe nel passaggio dalla mente al web.

Cerco una timida e naturale difesa tra i concetti e termini un po’ inusuali ma limitatamente a quanto l’italiano,come lingua, possa permettere ,perché so bene che il senso di un post è spesso una sensazione.

Un risultato lo si può cercare nella musicalità delle parole che inseguendosi possono dar vita ad una melodia,ad una sensazione appunto,ma nulla di ricercato,perché farlo significherebbe “avvelenare” la genuinità di pensieri in libertà,di cui potrei fare a meno come si potrebbe fare a meno di comprare un gelato una mattina di maggio nel pieno di una passeggiata sul lungo mare .

Ci sono persone che non si sono mai viste,e dopo anni si possono scoprire e riscoprire ,e piacersi anche o anche no,ma una telefonata ,una mail o questo post di oggi ,resta sempre una parola , una sola parola sopra gli spigoli dell’indifferenza,che farà innalzare,seppur di un solo millesimo di millimetro il livello del mare in cui si è immersi ,in cui ,fusi conserviamo quella specialità della pelle e degli occhi che si divincolano senza fatica da ogni stereotipo.

La stessa che permette sincronie di sguardi e “coincidenze” che lo stupore soffoca tra le migliori meraviglie che un incrocio può generare.

Un accostamento che può nascere all’inizio di una frase e finire con il punto alla fine,ma che la scia di un ringraziamento per un regalo cosi inatteso e sublime disegna l’arco sotto cui stendere un pezzo di vita.

E ,con attorno la bellezza di un giorno sempre all’inizio, chiudi gli occhi sperando che arrivi la sera per dirti e dire ,senza l’abitudine di un augurio della mattina:”… buongiorno”.

quando ampliare è anche completare …

Daniel ,che c ‘ha casa qua….http://beneath-myself-daniel.blogspot.com/ :

Sì sì, quello che dici.. va alla radice di quello che è un rapporto virtuale… e sì, è un evluzione del discorso sull’abbraccio virtuale o meno che hai lasciato appeso tra i miei rovi… E condivido in modo quasi totale… perché sì, il senso di un post è spesso una sensazione.. e questo me ne ha lasciato una buona… una sensazione di “giusto”.. non so come definirla. Un abbraccio senza specifiche! 

sarik, che c’ha casa qua…http://bricioledivita.blog.excite.it/ …

Quando ti trovi a confrontarti con queste altre vite c’è comunque una parte di te in ogni vita, e talvolta escono fuori cose di te che non ti piacciono, e ti fanno star male, ma devi accttare che c’è anche del peggio dentro di te… io lo considero un mettersi alla prova, un’acquisire consapevolezza di sè. 
Penso però che c’è anche chi, in queste vite, continua a passare da una maschera all’altra per paura di venire fuori, e ora credo anche di sapere perchè: per cercar di riempire un vuoto creato dalla solitudine interiore. 
Strano, provo pena…! 
Buona domenica gerà! che un “buongiorno” può anche essere considerato un modo banale per iniziare, ma io credo che tutto sta nel come lo si dica! 😉

Mdudu, che c ‘ha casa qua…http://uscitt.blog.excite.it/…

“Il senso di un post è spesso una sensazione.”
Ecco il succo. Quotato in pieno e…buongiorno 😀

Irene ,che c’ ha casa qua…http://ceneredirose.splinder.com/..

credo di aver letto e riletto questo post almeno 8 volte. e mi ci sono ritrovata ogni volta di più, io, creatura reale in un mondo virtuale che mi ha dato tutto e tolto altrettanto. anzi, forse ancora di più. ma sto qua, e non posso fare a meno di aprirmi in un sorriso. per quel naso rosso che scivola, per quel buongiorno al mattino… un bacio, irene

Noalys, che c’ha casa qua…http://noalys.myblog.it/…

“nessuno può fare della solitudine un bel racconto” … Io amo la solitudine, la mia… Ma un racconto ha bisogno di personaggi… 😉

Fabioletterario ,che c ‘ha casa qua…www.fabioletterario.blog.kataweb.it

Io ribadisco la necessità della sensazione, e non mi pare un concetto secondario…

Carmèn ,che c’ ha casa qua…http://carmen.blog.tiscali.it/..

Virtuale è solo lo strumento per mezzo del quale tante vite comunicano…il peggio,il meglio,semplicemente noi stessi per come siamo…sì, delle volte per come vorremmo apparire,ma alla fine,esce quello che siamo…attraverso gli occhi che sanno leggere,cogliere e accogliere chi c’è dall’atra parte. Questo mondo mi ha dato tanto,più di quello che mi aspettassi…mi ha fatto gioire e soffrire,ma mi ha arricchito sicuramente. Rimango cmq dell’idea che per due occhi negli occhi,una voce,una stretta di mano ed un caffè ad un tavolino di un bar sul mare…non c’è oro a pagare!Una volta,avrei preso anche un aereo per vedere quegli occhi…

e Valentina, che non c’ha una casa ,ma sono convinto la terrebbe su con mura rosso passione.

Buongiorno:) Siamo di pomeriggio,eh:)

traparentesi,che c’ha casa qua…http://traparentesi.myblog.it/

Io penso che le persone, qui come altrove. siano scrittura. Dimmi come scrivi e ti dirò chi sei. Un abbraccio @MA

il corso naturale delle cose 18.05.2008ultima modifica: 2009-10-10T11:23:03+02:00da ilpiccolobluff
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