Archivi categoria: da excite

di 4 ore nel 2003

e ancora dei blog
“quando un dettaglio uccide una fantasia ”
ancora enrico ruggeri
cantanti cantautori e bloggher
scrivono scrivono
molto spesso quello che piace agli altri
e spesso infinite e infinite verità
che ti chiedi che fine hanno fatto le bugie
oppure sono solo bugie travestite per l’occorrenza
nero, bianco,i a colori per le primavere e per l’inferno
e si adattano ad un mondo intorno di plastica
con una consapevolezza diventata semplice abitudine
con l’ultimo scopo ,poco velato, di fermare un passante
che sia uno
uno che cerca un posto per fermarsi poi
per scrollare di dosso gocce di sudore
oppure odoracci e umori stantii
per tirare il fiato
e poi leggere di corsa per sentirsi dire quel che è giusto
quel che va fatto
o un’avventura
o per star su ,una tragedia
e invidiare perennemente la cazzata delle idee chiare.
dicevo di dettagli
per me basta niente e muori
un attimo solo per scordare i buoni propositi
e l’adrenalina di un solo attimo
riposando un pò,giacchè sfianca
per poi ricominciare da altrove
e ripresentarsi con la formula di rito
“ciao, sono illogico e ho un blog,questo”
tanto non si vede il sorriso mentre lo scrivo.

di dettagli

e ancora dei blog
“quando un dettaglio uccide una fantasia ”
ancora enrico ruggeri
cantanti cantautori e bloggher
scrivono scrivono
molto spesso quello che piace agli altri
e spesso infinite e infinite verità
che ti chiedi che fine hanno fatto le bugie
oppure sono solo bugie travestite per l’occorrenza
nero, bianco,i a colori per le primavere e per l’inferno
e si adattano ad un mondo intorno di plastica
con una consapevolezza diventata semplice abitudine
con l’ultimo scopo ,poco velato, di fermare un passante
che sia uno
uno che cerca un posto per fermarsi poi
per scrollare di dosso gocce di sudore
oppure odoracci e umori stantii
per tirare il fiato
e poi leggere di corsa per sentirsi dire quel che è giusto
quel che va fatto
o un’avventura
o per star su ,una tragedia
e invidiare perennemente la cazzata delle idee chiare.
dicevo di dettagli
per me basta niente e muori
un attimo solo per scordare i buoni propositi
e l’adrenalina di un solo attimo
riposando un pò,giacchè sfianca
per poi ricominciare da altrove
e ripresentarsi con la formula di rito
“ciao, sono illogico e ho un blog,questo”
tanto non si vede il sorriso mentre lo scrivo.

dell autostima

ho incontrato persone che mi parlavano di autostima
e di quanto ,delle volte, fosse seriamente giù di giri
e aspettano lo sconosciuto di turno per estorcergli il complimento del giorno
e sono cosi impegnate su questo argomento da trascurare
tutto il resto
mi spiace…
è una cosa triste
so che è un argomento parecchio pericoloso
di quelli dell’infinita serie” parlarne è facile”…
pero amarsi…
amarsi prima di tutto
non è difficile…non bisogna neanche mentirsi
volerlo non confonde…e aiuta
anche un brufolo sul naso, o una taglia in più
o due labbra sottili possono essere lati belli di uno stesso diamante
la bellezza ha tante forme per essere e viene violentata da mille e mille canoni assurdi da tv ,giornali, e media vari…
un sorriso dell’anima dipinge ad arte
il viso delle persone più belle del mondo.

erri de luca

un ricercato batticuore
una sorprendente scossa
delle verità confuse
non me ne vorranno
i tre cavalli di erri del luca
ma ancora dura un eccesso di battiti
che confonde splendidi paragoni.
risalgo ovviamente ..ma piano
e per te che leggi e non dovresti:
” io sono quello che faccio
prima che quello che dico
e non sempre quello che faccio
è quello che dico…
e non farò l’ovvio che credi!!!
azione e pensiero sono amici
non per la pelle
non sincronizzati
e gli eroi conformi sono tutti morti
…da tempo.
la sordità che scegli
è appunto una scelta.
ti scorderò presto”.
e ora va ancora bene.

20 feb 2006

ieri mattina sono uscito da casa alle 6, 30, esattamente 4 ore prima dell’udienza.
un tepore nell’auto un po estranea per il periodo invernale.
poi tutto il viaggio al caldo,raggi cosi inclinati che inondavano l’abitacolo.
e pensavo che non poteva essere una giornata “fredda ” con quel sole.
entro in aula ,e li, tutte le altre volte la poca luca presente, si sommava ad un freddo che irrigidiva le ossa.
surrealtà e costrizione
come impotenza e speranza
coscienza e imprevedibilità di un ‘epilogo sognato in punta di piedi
e detto tra le pause di diversi pensieri estranei
cosi da non scalfirne la fragilità
un ‘ora di camera e un ‘assoluzione proposta da un pm.

di necessità e zoppìe

Più o meno a 16 anni avevo una fidanzata,e di nascosto toccavo il culo alla sua amica …
si si si,pagherò tutto, …bla bla bla.
Non ne ero geloso , ovvio, conoscerò la gelosia più tardi,magari legata all’amore,ma un paio d’anni dopo, per quel momento niente da fare , non ero legato,ecco.
Lei invece lo era,i litigi per la gelosia si sprecavano,cioè erano sgridate più che altro che accettavo scrollando le spalle un pò, e mi lasciò per aver saputo che mentre era via mi misi con un’altra ragazza, non mi importava tanto chi , era uguale o lei o un’altra e le dissi:
-“ hai ragione scusa, ciao.”.
E’ che non ci potevo stare da solo(zoppià).

Matto è qui in città che sporche cose fa
tutta la notte a bere
e all’alba qualcuno inciamperà nel
matto che abbraccerà
l’asfalto di città brutto brutto affare
che la pioggia sistemerà

Questo di giorno,mentre di notte leggevo (rimettendoci una diottria).
Quello fu il periodo che lessi (oltre altro) le notti di salem, o almeno ci provai
perchè poco dopo la metà non riuscii più ad andare avanti.
Era paura allo stato puro,troppo di notte , troppo solo e lasciai quel libro a metà.

matto è qui in città e adesso che farà
tutta la notte a bere
qualcuno a casa non tornerà
sospetto ma lui sarà
in mezzo alla città a faccia in giù
che il tram a quell’ ora non passa più
ma uno così che fa che aspetterà
forse una donna ce l’ha e allora perchè non ci sta

Fu l’unico, fino ad adesso,ho sempre letto tutto ,magari li ho sospesi, ma sempre finiti, anche i brutti,pardon ,anche quelli che non mi piacevano, cercavo di arrivare alla fine, mi dicevo che prima o poi avrei trovato il motivo per cui lo scrittore o l ‘editore hanno investito tempo e denaro per una cosiddetta opera sulla quale ne valesse la pena , anche o solo per una questione puramente commerciale, o infine per il bello dal punto di vista assolutamente personale dell’autore , insomma mi fidavo,certe volte non lo trovavo,ovviamente,ma mi attribuivo semplicemente il deficit, serenamente, ecco.
Cosi, mi regalano “lo straniero”


ma è matto, ah già e adesso cosa si fa
lui non sa che cosa vuol dire
è ancora notte notte paura notte niente è sicuro
notte sonno leggero rumore che salta al cuore
ma è solo un gatto signore dorma ancora due ore
ciò di cui ha paura può essere tutto non certo un gatto
e lui è là in mezzo a questa città
a faccia in giù ubriaco che non si regge più
notte notte fantasia paura e malattia
castelli di fortuna e di malinconia
notte è un numero vincente
un wisky che non sa di niente
con una che non va

Manca poco per finirlo , mi hanno detto che Meursault è da odiare, oppure se lo odio già a metà libro, o che lo odierò…
beh non so se lo odio, non ancora comunque, solo che non lo saprò mai, perchè ho deciso di lasciare il libro a metà.
Ho lasciato uno straniero nella sua aula di tribunale, e lo ritroverei la tra 10 anni , se dovessi mai cercarlo, e sarà bello come oggi, senza che nulla sarà cambiato.
Lo stavo diluendo davvero nel tempo , solo che non volevo la fine, mi sarebbe dispiaciuto troppo,perchè mi piaceva troppo,e forse lo avrei odiato forse no, non lo so, ma so che non volevo finisse, per questo lo lascerò la, a metà, con il segno ad oggi 27/12/2007 23.31.43 , un segnalibro .

notte paura notte niente è sicuro
notte sonno leggero rumore che salta al cuore
ma è solo un gatto signore notte freddo
sudore è un brutto tiro per davvero
pensare che il cielo fuori è quasi
chiaro già meravigliosa città
e lui è là che abbraccia il cielo a stento
abbraccia il mondo che sente attraversagli la mente
fa una smorfia ridendo al primo tram che sta partendo
notte notte fantasia paura e malattia
castelli di fortuna e di malinconia notte è un numero vincente
un whisky che non sa di niente
con una che non va …

illogico?
Stupido magari ,ma cosa sarà mai un libro a metà tra tanti finiti.
Magari lo ricorderò più di altri, guardandolo sulle mensole del camino, o mi ricorderà più di altri, magari sarà un fermo immagine che lo terrà vivo e non letto e conservato come tanti altri ,nel pieno della sua bellezza, contro quello che il tempo aveva previsto, e magari è l’illusione che per una volta io possa averlo fregato.
Per questo e per altro che non dico che non permetterò commenti a questo post, perchè ora non voglio sapere altro.
Punto .

carezza

una la ricordo sul collo
un collo da bambino contentissimo
una mano grande, grossa
di mattina di qualche inverno fa
il collo freddo
-“dai, qualche giorno”.
Le carezze uccidono
chi carezza ne sa più dell’accarezzato
garantito
le carezze distraggono dal patibolo
delle volte
certe ti portano in carcere
distraggono dalla realtà
che magari è da ingoiare piu che da vivere.
Le carezze sono per la pelle dura dei matti
certe d’ amore hanno i draghi dentro
con alcune si chiudono gli occhi di chi muore
quasi sempre accompagnate da sorrisi amari
solo quelle con i baci reggono.

Del 94

ci sono anni che si fanno dimenticare
e anni che invece meno
come il duemilasei
o come il duemilatre
e anni che aspetto…che mi aspetto belli…
ma c’è stato un anno che mi ha fatto ballare parecchio:

-ho preso il diploma: assistente per comunità infantili
il presidente veneto :”capivrà che non posso davrle più di tvrentasei.”
no ,non capii…
-poi l’unico intervento chirurgico: varicocele,rifiutai le flebo e zoppicai un mese…
-poi, primo risultato lavorativo in campo internazionale
-poi partita contro la nazionale cantanti dove ho scoperto che nek è più basso di me.
-poi un viaggio fino a casa mia di diciassette ore che non dimenticherò mai
-poi primo di tre viaggi in elicottero NE500.
-poi un viaggio a l’aquila e non dico di più.
-poi conobbi una che si chiamava yukiko e la chiamavo a casa e per dirle ciao spendevo diecimilalire.
-poi un incidente con una moto e da li il primo procedimento penale.
-poi una festa del vino,brocca legata al collo..e un amico che non c’è più
urlava” 71″,che qualcuno ci disse volesse dire “omm e merd”,una festa finita
a milano a parlare con chi della notte ci fa il suo orario migliore per lavorare.
a chi m’ha detto ” buon anno ” l’ultima sera del millenovecentonovantatre…
grazie, a prescindere.

ps: e avevo scordato che :
Charles Bukowski muore in ospedale il 9 marzo 1994 per una grave forma di leucemia.

dell’egocentria sui diritti

HO HO HO STANOTTE PENSAVO E pensavo
-voce fuori campo SEEEEE…
VAFFANCULO!!
-voce fuoricampo SGRUNT!
INSOMMA ABBRACCIATO O ABBRACCIAVO ,NON RICORDO
voce fuoricampo: SOLO!
VAFFANCULO
voce fuoricampo:SGRUNT!
PENSAVO A QUESTO BLOG
AI BLOG
ALLA STORIA DEI DIRITTI D’AUTORE
E DELLA POLEMICA SU pianoforte …
…AUTORE?
MOI?
HA HA HA
-voce fuoricampo: HA HA HA
VAFFANCULO
-voce fuoricampo :SGRUNT!!!
IO LO SO CHE SONO UN MENTECATTO CHE MANIPOLA PAROLE
E DOVREI PREOCCUPARMI DI PUBBLICAZIONI?
voce fuoricampo :CHE SAGGEZZA D’UOMO
VAFFANCULO ( hai ragione)
-voce fuoricampo:SGRUNT!
DICEVO DEI BLOG
E DEI CONTENUTI ” PROTETTI”
CHE SIA UNA COSA DEL TIPO: “NON SI SA MAI?”
SICURAMENTE SI.
-voce fuoricampo :OGNI TANTO UNA GIUSTA…
VAFFANCULO
-voce fuoricampo: SGRUNT!!
E ALLORA AGLI ASPIRANTI SCRITTORI
AGLI ASPIRANTI GENERALI E NON A ME… :
-charles bukowski
scriveva le sue poesie ovunque trovasse un pizzino
spesso ubriaco ,da dimenticarsi anche dove vivesse
per cui centinaia di quei pizzini sono andati persi
per tutta l’america,e una piccola parte che spediva
alle case editrici è stata pubblicata.
tutti quelli perduti sono poi sbucati in minima parte
grazie a chi li ha conservati al suo posto,e pubblicati.
non ebbe mai diritti all’epoca di quegli scritti persi
e niente di più facile che qualcuno ci si sia arricchito
magari cambiandone la paternità…
ma tutte quelle parole sono in giro
e regaleranno sempre emozioni
a chi le legge fosse anche per la prima volta
sia che in fondo ci sia scritto
henry charles bukowski che pinco pallino .

di un commento

sul blog di un carissimo
oblomov

lessi del nome di un nano ,dove ,da un altro caro blog

radio terapia

partiva la ricerca del nome del suddetto
per l’occasione chiamato ” ammappalo”…
commentai ,ovvio…
e lui mi disse,ripetendo quel commento:
-” Peccato che tu abbia sprecato così la battuta”.
e invece io me la rigioco qua:
Avevo 18 anni e all’arruolamento non si trovava traccia
del mio diploma di primo grado
un piccolo dettaglio del nome sbagliato all’anagrafe
che ancora oggi mi porto dietro
i miei che sbagliando un pò cambiano una consonante
e ancora un nome diverso
poi,il mio nome ,appare difficile,forse e cosi nasce nel tempo ” gerry”
non me ne curo…
( in realtà odio l’inglesizzazione delle parole…woww,che termine)
arriva internet, e si accorcia ancora un pò
diventa gedo( no comment)
poi, anch ‘io ci metto del mio e uso ge,ma è un labile nascondersi…
poi ancora ger…
ecco,dovrei aver finito.
genesi di un commento:

“…se ha anche un nome,ha un sacco di cose .”.